Brexit.
Quando il sonno della politica genera mostri.
Un caso esemplare, per tutti.
Quando politici irresponsabili, invece di rappresentare i propri elettori, lasciano che sia il popolo a decidere su questioni sovrastrutturali, e poi scappano senza vergogna, il caos nasce.
Quando Istituzioni e governi tracotanti sottovalutano le istanze di cittadini in difficoltà, invece di ascoltarli con attenzione e di comunicare al meglio con loro, il caos cresce.
Quando demagoghi della prima ora cavalcano l’ignoranza e la paura, ma sono soltanto capaci di distruggere e non di costruire, il caos vince.

Le aziende fuggono – Philips, Honda, HSBC, Ford, Hitachi, AXA, Toshiba, Bank of America, Goldman Sachs, JP Morgan, Airbus, Barclays, Sony e Panasonic, per dirne alcune, senza dimenticare l’EMA e l’EBA – e gli imperi, o ciò che ne resta, crollano.
Adesso, salvo ulteriori colpi di scena, delle due l’una.
No deal, e il continente resta isolato.
No Brexit, e birra per tutti.
La seconda che ho detto, sbagliandomi di sicuro, ma come penso da tempo, sarà il finale di questa tragedia ridicola, che, più che Shakespeare, mi ricorda tanto Mr. Bean.
Qualcuno salvi la Regina.





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